sabato 17 ottobre 2009

UN FILM IN BIBLIOTECA

Un famoso scrittore lascia la sua casa di Salonicco per recarsi in auto all'ospedale da dove forse non uscirà più. L'incontro con un ragazzino albanese, lavavetri clandestino, lo toglie per qualche giorno dalla solitudine; il ricordo della moglie morta lo riporta a un passato troppo dedicato a sé stesso e al lavoro, troppo poco al suo prossimo. Scritto con Tonino Guerra e Petros Markaris, con la fotografia dell'abituale Yorgos Arvanitis e di Andreas Sinanos, l'11° film di Anghelopulos - Palma d'oro al 51° Festival di Cannes 1998 è un esercizio di maestria poetica che scade nel poeticismo per accumulo di metafore, temi, suggestioni. Il che non impedisce allo spettatore capace di attenzione, ascolto e abbandono a ritmi inconsueti di ammirarne l'alto splendore figurativo e alcune sequenze memorabili.

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